
A una settimana dalla vittoria al meeting di Putignano, il CUS Bari Master è primo in classifica anche al meeting organizzato, il 31 maggio, dai “cugini” dello Stadio del Nuoto (ossia, la Piscina Comunale di Bari), giunto alla quarta edizione: il Trofeo “Colaianni”.
Già la settimana scorsa abbiamo detto di come la vittoria di squadra sia stata eclatante, anche perché da inserirsi nella “storia” del movimento master pugliese… ad oggi, l’opinione pubblica potrebbe, quindi, farsi un’idea della forza e compattezza della compagine cussina e, sicuramente, se ne può constatare la veridicità, e non solo “spuntando” i risultati fin qui ottenuti… infatti, risaltano le parole di coloro, conoscitori di Sport e di Nuoto, visti nella loro più pura essenza, che descrivono il settore master come “trainante”, in una società sportiva con i giusti obiettivi didattici (scuola nuoto) e agonistici (gruppi “propaganda”, esordienti, assoluti) , per la loro capacità di infondere valori di socialità, di amicizia, di “stemperamento” dello stress agonistico; il tutto, frequentando, con non pochi sacrifici ma con tanto divertimento, gli allenamenti dalle giuste proporzioni di quantità e intensità… Il gruppo cussino è fra questi.
Ed è per questo che, nell’analisi della seconda, consecutiva, vittoria di squadra, ho subito pensato che quei 1200 punti, circa, dalla seconda in classifica, pari alle gare di un atleta “medio-basso” dal punto di vista del valore tecnico, sono i punti guadagnati da un “grande” master: saranno stati persi, se non ci fossero stati nuotatori come il corsista che, tesserato da due settimane, ha subito sentito il desiderio di partecipare alle esperienze agonistiche del gruppo nel quale è stato accolto da “matricola”… oppure, come quell’atleta che, pur essendosi allenato poco, lascia da parte la propria performance personale per aiutare il proprio gruppo, divertendosi comunque… oppure, come i nuotatori-triathleti che non si spaventano delle “fatiche” della propria disciplina e, dopo aver partecipato in mattinata a gare di nuoto-bici-corsa, si presentano in piscina e gareggiano ancora… oppure, come i residenti in altre regioni, ma fedelissimi cussini, che prendono aereo o treno o mezzo proprio, e raggiungono la squadra sul campo gara…
Chi legge non pensa che tali “esempi” non siano anche dei “valori” di Sport, di educazione sociale e quant’altro, così poco espresso nella vita di tutti i giorni??? Ritengo di sì: e, allora, GRAZIE: al corsista Mario Vetuschi, all’ atleta Giuseppe Tiravanti, ai nuotatori-triathleti Giovanni Cazzato (3° nei 50 dorso, M40) e Stefania Mattia (1^ nei 50 stile lib e 3^ nei 50 dorso, M35), al “romano” Ivan Florio, alla “modenese” Terry Scrivani (1^ nei 50 dorso e 3^ nei 400 stile lib, M25), al “palermitano” Giuseppe Campobasso e alla “milanese” Anastasia Frate (1^ negli 800 stile lib e nei 200 misti, M30). Grazie a loro, i risultati di tutti acquistano un valore aggiunto, proprio perché non fini a se stessi… Ed ecco che si evidenziano gli ORI di Niki Oliva (400 e 800 stile lib, M35) e Gabriella Vetrugno (400 stile lib, M50, giunta anche seconda nei 100 rana); gli ARGENTI di Marino Spilotros (400 e 800 stile lib, M35), Lucio Magnifico (800 stile lib, M45, giunto terzo anche nei 200 misti), Paola Gaudio (50 rana, M35, giunta terza anche negli 800 stile lib), Claudia Cherubini (50 farfalla, M25), Francesco Loseto (50 farfalla, M35), Francesco Paglionico (200 misti, M45, giunto poi terzo nei 50 stile lib), Giorgio De Giorgio (100 rana, M30), Maria Pia Argentieri (50 dorso, M30), Nino Jacovelli (50 dorso, M50), Maria Severa Di Comite (50 stile lib, M35, giunta anche terza nei 400 stile lib); i BRONZI di Maria Popolizio (800 stile lib, M25), Mirko Colella (50 dorso, M25), Dario Lovascio (50 dorso, M45); e, infine, ma non ultimi, gli altri “piazzati”, alcuni a ridosso del podio, come Maria Paola Attolini, Filippo Mola, Giorgio Mori, Gianfranco Cioce, Luca Guarino Grimaldi.
Luigi Cagnetta